Dallo scrigno dei tesori delle antiche usanze possiamo riafferrare e vivificare costumi già quasi scordati.
Lisa e Peter avevano raccolto dei cuscini di muschio. Con questi i due bambini, in un certo angolino si costruirono un nido e lo ornarono con i primi fiori di primavera. Quando Lisa ebbe finito corse dai genitori ed esclamò raggiante: “Ho fatto un nido grandissimo!” E con le braccia fece vedere la grandezza. Ad un tratto divenne pensierosa: “Speriamo che la lepre di Pasqua lo trovi, è nascosto molto bene sotto i rami del l’abete grande.” Arrivò Peter e disse: “Anch’io voglio regalare qualcosa alla lepre di Pasqua! Le piacerà di più qualcosa di salato o qualcosa di dolce?” La mamma pensava che un po’ di verdura da rosicchiare le avrebbe fatto senz’altro piacere. Andò a prendere una foglia di cavolo e una carota e le diede ai bambini. Quando il mattino seguente i fratelli si svegliarono, non era ancora del tutto chiaro. In due balzi furono alla finestra. “Ssst, forse vediamo ancora la lepre di Pasqua,” sussurrò Peter. I due pigiarono il loro naso contro i vetri e guardarono fuori. Dopo un attimo Lisa esultò: “Guarda, credo che ci sia un uovo rosso nel prato!” “Sì, ora lo vedo anch’io,” esclamò meravigliato il fratello, “E là dietro ce n’è ancora uno!” I bambini svegliarono i genitori. “La lepre di Pasqua è già arrivata!” Raggiunti i loro nidi di corsa vollero vedere se la lepre aveva trovato i loro regali. “Nel mio ha dato un morso,” disse Lisa tutta contenta. “Anche nel mio,” esclamò Peter. “Guarda, qui si vedono proprio i segni dei denti!” Solo ora i due notarono meravigliati le sorprese di Pasqua nei loro nidi e le mangiarono. Nel prato trovarono numerose altre uova colorate. Le portarono in un cestino fin sul tavolo preparato a festa. Più tardi, mentre facevano colazione, il babbo disse: “Sapete che in queste uova di Pasqua è nascosto qualcosa di speciale?” Prese un uovo sbucciato tenendo la punta verso l’alto, tagliò attentamente tutt’intorno alla metà e sollevò la metà superiore dell’albume. Quando i bambini videro l’intero tuorlo emergere dal resto dell’uovo esclamarono meravigliati: “Sì, sembra proprio una palla d’oro,” “O un piccolo sole!”
Articolo tratto da Associazione Amici della Scuola Steineriana
Tratto da: Festeggiare la Pasqua con i bambini