L’11 novembre, nel cuore dell’autunno, celebriamo la festa di San Martino, la seconda festa che prepara i bambini al Natale attraverso le immagini (preceduta da San Michele e seguita da San Nicola).
Fuori il freddo inizia a inasprirsi, i rami a perdere le foglie e la luce pian piano si dirada.
Nei nostri nidi in famiglia ci prepariamo a questa festa costruendo le lanterne di San Martino, che simboleggiano la luce e il calore del cuore che ognuno di noi deve alimentare e custodire per prepararsi all’inverno; prepariamo il pane di San Martino, con uvetta e mandorle e allestiamo una merenda speciale per i bambini, a base di caldarroste, magari illuminando l’ambiente con una lanterna fatta negli anni precedenti. Organizziamo attività che possano coinvolgere i bimbi di tutte le fasce di età all’interno del nido.
Ma chi era San Martino? “La leggenda narra che il cavaliere Martino, in una notte gelida e piovosa, incontrò un mendicante tutto infreddolito. Senza pensarci due volte prese la spada e divise in due il suo mantello, donandone metà al povero mendicante. Nella notte gli apparve in sogno una figura splendente con indosso il suo mantello: era Gesù. Martino non dimenticò mai questo incontro e da allora divenne fedele al Signore.”
La celebrazione delle feste nei nostri nidi in famiglia ci ricorda che “non esiste solo un mondo esteriore fatto di quotidianità e cose materiali, ma è bene ogni tanto fermarsi e ricollegare la dimensione terrestre dell’uomo a un ritmo cosmico naturale”. Così, a San Martino, proprio come la fiamma custodita all’interno delle lanterne che costruiamo, anche noi alimentiamo e custodiamo la nostra luce interiore.
(foto Pinterest)